Ctenocephalides spp
Le pulci del gatto (felis), del cane (canis), dell’uomo (irritans) e del pollame (gallinacea) scelgono di essere ospitate dagli animali a sangue caldo, infestando anche aree esterne, luoghi di lavoro, abitazioni e mezzi di trasporto. Con le loro punture pruriginose esse provocano dolorose irritazioni cutanee e dermatiti allergiche, inoltre possono veicolare all’uomo gravi malattie. Si ricorda che la pulce del ratto (cheopis) è il vettore della peste bubbonica e insieme alla pulce del gatto porta il tifo murino.
Si tratta di parassiti dotati d’apparato boccale pungente e succhiante, che si cibano di sangue, utile per attuare la loro riproduzione. La femmina depone sull’ospite le uova che, non essendo adesive, cadono rapidamente a terra. Le larve delle pulci misurano circa 5 millimetri, sono vermiformi e biancastre, per sopravvivere cercano di sfuggire al sole, d’entrare tra i peli dei tappeti o di rifugiarsi sotto frammenti organici.