Mosche

Mosche

Le mosche si posano sui rifiuti, sulle feci, sugli espettorati e anche sulle ferite purulente, contaminandosi di virus, batteri, spirochete, protozoi, uova, larve di vermi parassiti e altri agenti patogeni.

 

Le malattie che possono essere trasmesse dalle mosche sono numerose (dissenteria e salmonellosi sono le principali), per questo vengono definite gli insetti domestici più pericolosi. Pertanto il controllo delle mosche è una prassi igienica indispensabile soprattutto nelle attività connesse con la filiera alimentare e in quegli ambienti sanitari dove non è auspicabile il rischio di contaminazioni.

Il controllo integrato delle popolazioni di mosche prevede l’azione congiunta di prevenzione e di disinfestazione; l’impiego dei tradizionali insetticidi e l’uso di trappole con attrattivi (all’ esterno) o a luce UV (all’ interno), solitamente diretti contro gli insetti alati, assicurano risultati apprezzabili.

 

I prodotti utilizzati nella prevenzione chimica si dividono in:
adulticidi (efficaci nei confronti delle mosche) e larvicidi (efficaci nei confronti delle larve);
i prodotti adulticidi, a loro volta, possono essere ad azione residuale (cioè prolungata nel tempo) o ad azione abbattente (cioè immediata).